ELOQUENZA DELLE LACRIME
di Benedetto Sicca
liberamente ispirato ad un saggio di Jean-Loup Charvet
drammaturgia: Benedetto Sicca
direzione musicale: Antonio Greco
voce recitante: Benedetto Sicca
con: Cremona Antiqua (Antonio Greco al clavicembalo, Anna Bessi mezzosoprano, Noelia Reverte Reche alla viola da gamba)
produzione Ludwig - officina di linguaggi contemporanei
responsabile organizzativo: Alessandra Carlino
responsabile amministrativo: Cesare Benedetti
ufficio stampa: Antonietta Magli






Eloquenza delle lacrime è un concerto-spettacolo sul pianto e sulle lacrime nella storia dell'arte e della musica.
Il saggio di Jean-Loup Charvet cui è ispirato è una storia del pianto che da Achille a Victor Hugo, dai sommi pittori a Mozart, ricostruisce il potenziale creativo e la superiorità mistica del pianto nella storia dell’arte, che diventa, in fondo, storia dell’uomo, nell’espressione delle sue emozioni più segrete e più sincere. Una storia alla ricerca di quell'oggetto inafferrabile che cola disseccando, brucia raffreddando, brilla nell'ombra.
"Calligrafia dell'anima", le lacrime sono anche la più bella metafora del canto, della musica in ascolto del silenzio, un simbolo capitale dell'esistenza umana e della stessa cultura. L'autore del saggio è un raffinato ed eclettico intellettuale francese, storico dell’arte, cantante lirico e musicologo, che aveva concepito una ricerca sul tema delle lacrime, attraverso la pittura, la musica e la letteratura dell’età barocca. Rimasto incompiuto, il saggio è stato riproposto nei primi anni Duemila, nella versione più vicina all’ultimo manoscritto.
In scena un performer, Benedetto Sicca, che si fa portatore del testo e narratore della musica a cui il saggio fa rifermento. Le forme delle lacrime nella musica barocca sono descritte e suonate al clavicembalo da Antonio Greco con la viola da gamba di Noelia Reverte Reche. Anna Bessi, mezzosoprano, dà voce ad alcune delle più belle pagine di pianto della musica Barocca da Dowland a Monteverdi.